domenica 23 ottobre 2011

A cat's diary #3

Non sono più avvezzo alla corsa, ora sono un novizio che deve imparare a camminare.
Gennaro

venerdì 7 ottobre 2011

La Mar -il granchio-

Il granchio va per il suo scoglio ignaro
e un pò turbato. L'onda lo ha portato
a casa ove suo fratello gode
l'ultimo sole e sua madre lo aspetta
coccolata dall'anziano sposo. Io
ammiro ma non sono come loro.
La marea infrange i miei tumulti
e ogni frammento paventa, io non
son come loro: ho paura dell'onda
che riporta a casa i pensieri

giovedì 29 settembre 2011

La Mar

Lo senti il profumo del mare?
Lo senti il sale portato dal vento?
è l'odore delle carcasse guaste
di un mondo che agonizza... io
ne faccio parte ed aspetto
la mia rivincita, come il mare.

domenica 25 settembre 2011

distico

mi diverte il tuo sguardo e mi diverto a star da solo
e dopo ridere nel tuo sguardo, cosa è chissà.

mercoledì 14 settembre 2011

settembre, di notte - Contrasto

SETTEMBRE, DI NOTTE

Siamo un corpo confuso. Siamo il bersaglio sfiorato. Siamo parole malate. Siamo un’inutile precisione. Siamo l’attesa continua. Siamo scrosci improvvisi. Siamo echi di colpi. Siamo al rallentatore. Siamo sagome a terra. Siamo una sintesi cieca. Siamo tutte le voci. Siamo sbarre di vetro. Siamo silenzi assordanti. Siamo settembre, di notte. … Senza rancore. Il cane è armato. La poesia è un avvertimento. La poesia è azione.







Una dichiarazione di "poetica" bell'e buona da parte di uno dei gruppi che preferisco. Ho scelto questa musica per la colonna sonora di oggi. Oggi ho scelto un' immagine sfocata veicolata attraverso un'anafora martellante che si ripete fino allo sfinimento: siamo solo un sibilo, di notte... e la poesia? quella c'è.



A cat's diary #2

Devo ammettere che la seconda pagina di un diario è più impegnativa della prima, non hai più quella voglia frenetica che ti piglia la zampa e ti fa scrivere così su due piedi cose come quelle che ho buttato giù ieri. Da un lato però devo anche ammettere che è un bene perchè cose come quelle che ho buttato giù ieri non sono granchè capibili e mi scuso con il mio lettore per la difficoltà che ha incontrato nel leggerle. Erano uno sfogo, cercate di pazientare e comprendere la mia situazione. La mia situazione, già. Non l'ho ancora chiarita la mia situazione ma  non sono pronto per farlo, forse quando l'avrò metabolizzata per bene e sarò guaritò ve ne parlerò. è proprio questo lo scopo di questo diario: guarire. Scrivere un diario per guarire? Ebbene si, l'idea me la data un libro che il mio padrone stava leggendo qualche mese fa (quando ancora ero sano e non mi passava per la testa di scrivere), io glie lo spizzavo di nascosto e stavo ad ascoltarlo quelle rare volte che leggeva a voce alta.Mi pare che il libro fosse uno stratagemma del medico per curare un paziente particolarmente ostinato e la pubblicazione fosse avvenuta per uno scherzo dello stesso medico,bestie della peggior specie i dottori, credete a me. Non so se il protagonista del libro è guarito, io, dal canto mio, spero almeno di trovare un qualche aiuto per vivere questa mia nuova vita da handicappato che mi hanno appioppato da un giorno all'altro. Per quanto riguarda il libro del mio padrone ve lo consiglierei se sapessi il titolo, era un buon libro.
Torniamo a me. Ultimamente ho perso la voglia di far dispetti ai miei padroni, non ho più la capacità di correre e di nascondermi velocemente quindi metà del mio divertimento è saltato. Quando ero più giovane gli pisciavo in casa dappertutto, specialmente sui divani dove dormivo, per fargli capire se una cosa non mi andavaa genio. Tanti comodi giacigli ho perso in questo modo e ci ho preso pure qualche mazzata. Qualche volta protestavo con violenza. Ero il più piccolo e quello meno ascoltato, capitemi, oggi non lo farei più questo sgarbo ai miei padroni, non ne ho più la voglia. Sento il bisogno di raccontare e quindi scrivo così non corro il rischio di risposte o battute. Giorni interi li passo totalmente da solo, annegato nei miei pensieri fumosi a guardare la finestra di camera mia, quanto amo quella finestra! Così luminosa e fresca e così accogliente! Fossi una finestra sarei come lei, pronta ad ospitare miseri gatti come me, fossi un uomo costruirei una casa fatta interamente di finestre.
Gennaro.
                                                                                                              

martedì 13 settembre 2011

A cat's diary #1

 Oggi mi è saltato il grillo di scrivere per raccontarmi di me. è un modo come un altro per raccontarvi la mia vita e questo strano periodo che sto passando ai limiti della nevrosi.
Non sono sempre stato così, prima ero più spensierato, più libero, meno incatenato al suolo. Ero solito girovagare quà e là per la casa, saltellare fra un divano ed un letto e sonnecchiare. Oh quanto era bello quel sonno leggero leggero che decidevo di regalarmi quando ancora ero "sano", prima che successe il fattaccio! Dovete sapere che il sonno, io lo so bene!, è bello quando non è costretto, quando non è una routine ma è invece una libera scelta quotidiana. Ora non è più così. Me ne sto lì fermo, buono buono, perchè non ho voglia di mostrarmi così debole come ormai sono. Dopo tutta l'odissea che ho passato, non ce la faccio a sopportare anche gli sguardi di pena di chi compatisce la mia situazione, ma che in realtà non la capisce. A dire il vero non lo capisco nemmeno io il perchè ora sono così.Lo vivo e basta. é colpa di un uomo, mi pare di aver sentito in giro, qualcuno che si è sbagliato, qualcuno che ha preso alla leggera la mia vita ma non ne sono sicuro. Dopotutto non me ne frega niente di lui, perchè io non ho mai chiesto tanto dalla vita. A me l'hanno regalata quando ero piccolo piccolo, ancora un cucciolo, salvandomi dalla strada e da morte certa e da allora mi ci sono avvinghiato con tutta la forza che avevo in corpo. Fino a due mesi fa. Ora la sento allentare quella presa, il vigore se ne va. Non in senso fisico, per carità! é solo forse un po di "mal di vivere" che mai prima avevo incontrato. è quella sensazione che si trasforma  in uno sguardo spento fisso nel vuoto, è quella cantilena sorda che ti sale dalla milza. Ora ho fame ed il mio padrone è appena tornato. Vado ad annoiare lui. Prima dei saluti è bene che mi presenti (forse avrei dovuto farlo prima ma perdonerete la scortesia). Io sono Gennaro e sono un gatto. A presto